Bandiere verdi 2016: c’è anche in Molise
Manca poco all’estate e sono arrivate le Bandiere Verdi, il riconoscimento che viene conferito dai pediatri a quelle spiagge che meglio rispondono alle esigenze dei bambini e delle famiglie con bambini. Se la Bandiera Blu tiene conto di caratteristiche legate alla pulizia delle acque e ai servizi offerti dalle località balneari italiane la Bandiera Verde aggiunge a queste importanti caratteristiche quelle che riguardano la sicurezza per i più piccoli. La lista ha raggiunto quest’anno il numero di 134 località balneari in tutte le regioni d’Italia che si affacciano al mare ed è un ottimo punto di partenza per poter pianificare le vacanze estive in compagnia dei propri figli under 18. I criteri di assegnazione della Bandiera Verde sono molteplici e assegnano preferenza alle spiagge di sabbia pulita per muoversi e giocare liberamente, alle spiagge dove c’è spazio tra gli ombrelloni, a quelle con acqua limpida e bassa a ridosso della riva. Viene valutata la presenza di bagnini, di attrezzature dedicate ai più piccoli oltre a opportunità di divertimento e svago per i genitori (negozi, ristoranti, bar, strutture sportive). I pediatri prediligono spiagge attrezzate che rispondono alle esigenze di genitori e bambini: servizi, presenza di fasciatoi e scaldabiberon, possibiità di preparare i pasti ai più piccoli o di far fare loro spuntini e merende. Il lavoro è stato curato dal pediatra di Milano Italo Farnetani, mentre le preferenze per le località sono state espresse da un campione di 196 pediatri (diversi da coloro che hanno partecipato alle indagini negli anni passati e con un questionario dalle modalità differenti). “Fra le località proposte, è stata selezionata almeno una spiaggia per ognuna delle regioni rappresentate, dimostrando così la dimensione nazionale del campione.” dice Farnetani “Dal 2008, anno in cui è iniziata l’indagine, sono stati consultati complessivamente 2.105 pediatri, dimostrando così che l’alto numero di professionisti coinvolti costituisce un campione statisticamente eterogeneo, congruo e significativo”. L’indagine si è svolta senza che a nessun pediatra sia stato corrisposto un compenso economico per la partecipazione all’indagine.
La qualità delle acque è stata testata da strutture istituzionali e pubbliche italiane come, ad esempio le ARPA regionali.