A PALAZZO GAMBACORTA DI MACCHIAVALFORTORE APRE IL “MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE”
Una grande collezione di animali imbalsamati, riproduzioni di pesci e mammiferi ed un imponente centro di documentazione sulla storia e l’archeologia dedicata alla Valle del Fortore attendono i visitatori che si recano al “Museo Civico di Storia Naturale” che è stato allestito all’interno del restaurato Palazzo Gambacorta. Il museo rappresenta un esempio unico in tutta l’area e permette non solo di vedere da vicino tutte le specie presenti nella valle del Fortore, dal lupo alla lontra, ma consente al turista di comprendere anche le dinamiche intervenute nell’evoluzione del paesaggio naturale e degli insediamenti umani nella Valle del Fortore. E’ possibile inoltre visitare una sala che permette di visualizzare foto inedite relative ai progetti e alla costruzione della Diga di Occhito che ha contribuito con il lago a cambiare il paesaggio e le attività diffuse nell’intera zona, e anch’essa se opportunamente valorizzata può diventare motore per l’economia locale. Durante il momento di presentazione il sindaco Zingaro ha dichiarato con orgoglio che “il Museo può diventare fonte di ricchezza e occupazione per il piccolo comune e rappresentare un primo elemento per arginare l’ormai diffuso spopolamento di questa area”.
Una location meravigliosa, il Palazzo Gambacorta, che torna a mostrare tutto il suo splendore dopo l’evento sismico del 2002. “Questo progetto ci ha visti protagonisti da due anni, da quando decidemmo di attingere a fondi europei per ristrutturare ed adibire parte del Castello dei Gambacorta a museo civico e biblioteca comunale. Un progetto ambizioso che ci consentirà d’ampliare sempre più l’offerta turistica nei confronti di tutti gli stakeholders che ci onorano e ci onoreranno della loro presenza e del loro interesse. – ha affermato Buonsignore – Orami possiamo sicuramente dire a voce alta che Macchia possiede un polo eco-museale che molti ci invidiano. Integreremo al meglio le strutture museali presenti sul territorio, a partire dall’ormai ristrutturato Mulino ad acqua della famiglia Di Iorio, passando per i caratteristici e suggestivi musei di Mariella Brindisi. Il polo eco-museale sarà un valore aggiunto alle numerose bellezze naturalistiche e paesaggistiche e alle strutture ricettive già presenti”.Durante l’incontro che ha visto una partecipazione straordinaria di pubblico, con la Sala delle Carte Geografiche stracolma, sono intervenute numerose personalità e ospiti di caratura internazionale come il Prof. Fausto Barbagli, Presidente dell’associazione nazionale musei scientifici, oltre al Prof Antonio De Cristofaro, docente di Entomologia Agraria e Apicoltura dell’Unimol, ad Alessandro Ceregato, paleontologo ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine /CNR Bologna e ad Alessandro Naso, direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico che ha curato già negli scorsi anni un percorso di studi per conto dell’Unimol relativo alla realtà di Macchia Valfortore, con l’obiettivo di compilare una carta archeologica del comune stesso. “Un sogno che dopo venti anni diventa realtà” ha affermato Massimo Mancini, Direttore Scientifico Onorario del Museo Civico di Storia Naturale della Valle del Fortore, che ha lavorato tenacemente negli ultimi anni per cogliere questo obiettivo e che ha illustrato anche attraverso la proiezione di un Virtual Tour “Macchia Valfortore 360”, realizzato della Labfab 3d, le bellezze del piccolo comune fortorino che si pone all’avanguardia anche nella promozione territoriale attraverso mezzi multimediali. L’iniziativa è stata inserita all’interno della tappa nazionale del “GIROLIO D’ITALIA 2015″, manifestazione legata all’EXPO di Milano, che permetterà a Macchia, Sant’Elia a Pianisi e Colletorto, di promuovere al meglio le ricchezze engostronomiche, paesaggistiche e territoriali.